L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha diramato una nota informativa concernente alcune raccomandazioni in relazione all’uso degli antinfiammatori non steroidei (FANS) in età pediatrica.
Nell’ambito dell’attività di monitoraggio delle segnalazioni di sospette reazioni avverse (RA) è stato infatti riscontrato, negli ultimi anni, un progressivo incremento del numero di segnalazioni di sospette RA (Reazioni Avverse) ad antinfiammatori non steroidei (FANS) in età pediatrica ed in particolare per il «KETOPROFENE» (es. OKI) e l’«IBUPROFENE» (es. NUREFLEX Sciroppo).
L’Agenzia Italiana del Farmaco, quindi, nella nota richiama l’attenzione dei medici di medicina generale, pediatri e farmacisti, raccomandando loro quanto segue:
· il «PARACETAMOLO» e l’«IBUPROFENE» sono gli unici antipiretici raccomandati in età pediatrica;
· l'uso combinato o alternato di «IBUPROFENE» e «PARACETAMOLO» non è raccomandato sulla base delle scarse evidenze disponibili riguardo la sicurezza e l'efficacia rispetto alla terapia con un singolo farmaco;
· l’«IBUPROFENE» non è raccomandato in bambini con varicella o in stato di disidratazione;
· è indispensabile prestare attenzione a possibili fattori concomitanti che possano incrementare il rischio di tossicità (trattamenti farmacologici, vomito, stato di disidratazione);
· è raccomandata cautela in casi di grave insufficienza epatica o renale o in soggetti con malnutrizione grave;
· non vi è alcuno studio pubblicato in letteratura che abbia dimostrato l’efficacia dei FANS nell’abbreviare la durata della sintomatologia in corso di infezioni delle vie respiratorie.
Ulteriori informazioni sul provvedimento in esame possono essere acquisite direttamente sul sito dell’AIFA www.agenziafarmaco.it
L’AIFA, infine, ricorda l’importanza delle segnalazioni delle sospette reazioni avverse da farmaci (da parte dei pazienti ai medici e ai farmacisti), quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio rischio favorevole nelle reali condizioni di impiego.
Infine, vorrei anche farvi sapere che il PARACETAMOLO (principio attivo di TACHIPIRINA, TACHIFLU, ZERINOL, EFFERALGAN, ECC.) è stato messo sotto accusa in Italia in quanto può provocare danni al fegato. E' quanto afferma una nota della FDA, la Food and Drug Administration, l'agenzia del farmaco americana che chiede espressamente una limitazione del medicinale a 325 mg per compressa (per gli adulti). La diffusione dei farmaci da banco, per i quali non è necessaria la prescrizione medica, può infatti indurre a sottovalutare gli effetti collaterali. Fazio ha comunicato che anche l'AIFA esaminerà la problematica.
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